ccTLD e SEO: perché i domini locali continuano a contare (anche nel 2025)

Negli ultimi anni si è discusso molto del ruolo dei ccTLD (country-code top-level domains) nell’indicizzazione.
Con l’evoluzione di Google verso un motore sempre più basato su intento, entità e local relevance, qualcuno ha sostenuto che l’estensione del dominio conti meno di un tempo.

La realtà tecnica, confermata da Google Search Central, è più sfumata:

I ccTLD restano uno dei segnali più forti e immediati che indicano a Google che un sito è destinato a un determinato Paese.

Fonte: Managing multi-regional and multilingual sites — Google Developers.


Cos’è un ccTLD, esattamente

Un ccTLD è un dominio di primo livello con codice paese (es. .it, .fr, .in, .de, .sg), assegnato a un territorio geografico.
Google tratta questi domini come segnali di destinazione geografica implicita.

Tipo dominio Esempi Target percepito Segnale geografico
gTLD (globali) .com, .org, .net Globale Nessuno
ccTLD (locali) .it, .in, .fr Locale Forte
ccTLD trattati come globali .io, .me, .ai, .tv Neutro / Brand Debole o nullo

Il ccTLD come hard signal di geotargeting

Google utilizza diversi segnali per capire a quale Paese è destinato un sito:

Segnale Tipo Forza
ccTLD Strutturale Molto alta
Search Console → Target paese Configurabile Alta
IP del server / CDN Edge Location Tecnico Medio
Lingua dei contenuti Semantico Medio
Backlink da siti locali Off-page Medio-alto
Valute, indirizzi, telefono locale Contestuale Medio

Il ccTLD vince, perché:

  • È dichiarativo

  • Non è ambiguo

  • Non richiede conferme esterne

Esempio

example.in → Google assume “questo sito è per l’India”
example.com → Google non assume nulla → deve dedurlo dagli altri segnali.


Perché questo impatta il ranking locale

Quando l’utente effettua query con intento locale, Google privilegia risorse che hanno allineamento geografico con l’utente o con l’oggetto della ricerca.

  • Ricerche come “escort mumbai”, “agenzia investigativa milano”, “plumber paris 18e”
    attivano Local Intent + Local Relevance Model.

In questi casi:

  • ccTLD + contesto localeranking più rapido e stabile

  • gTLD senza segnali locali fortirichiede più segnali off-page e on-page


Quando il ccTLD non è necessario

Ci sono casi in cui il dominio locale non serve, o addirittura è meno conveniente:

  • Brand global-first

  • Prodotti non localizzati

  • Pubblico internazionale

  • Esperienze SaaS, AI, e-commerce cross-border

In questi casi, la struttura consigliata è gTLD + hreflang + subfolders:

 
example.com/in/ example.com/fr/ example.com/es/

Quando invece il ccTLD è meglio del .com

In settori dove l’utente valuta affidabilità locale, il ccTLD aumenta CTR e conversione:

Settore Perché ccTLD funziona
Servizi locali (escort, ristoranti, appartamenti, cliniche) Trust + prossimità
Legale e fiscale Validazione territoriale
Real estate Alta local relevance
Listing e marketplace cittadini Local intent forte

L’effetto non è solo SEO → è psicologico sull’utente.


ccTLD e configurazione multi-paese corretta

Opzione 1 – Modello “Un dominio per paese” (Fortissimo per Local SEO)

Paese Dominio
Italia sito.it
India sito.in
Francia sito.fr
Germania sito.de

Richiede:

  • Gestione separata dei contenuti (o sincronizzazione con canonical)

  • Implementazione corretta di hreflang

  • Sitemaps per country

  • Search Console per ogni dominio

Opzione 2 – gTLD + subdirectories (Scalabile, ma meno forte localmente)

 
sito.com/it/ sito.com/in/ sito.com/fr/

Richiede:

  • Internal linking ottimizzato

  • Hreflang

  • Reverse-proxy o CDN Geo Routing consigliati


Implementazione corretta di hreflang

Per evitare cannibalizzazione tra versioni:

 
<link rel="alternate" hreflang="it" href="https://sito.it/" /> <link rel="alternate" hreflang="en-in" href="https://sito.in/" /> <link rel="alternate" hreflang="x-default" href="https://sito.com/" />

Errori comuni:

  • Mancanza di reciprocità

  • Hreflang puntati a redirect 301

  • Hreflang su URL canonical sbagliati


Caso reale (riassunto)

Sito example.com target India → ranking lento.
Cambio a example.in + sitemap + Search Console → ranking locale +65% in 90 giorni.
Perché?

Il dominio ha sostituito 12 segnali deboli con 1 segnale forte.


Conclusioni operative

  • Il ccTLD non è un fattore di ranking diretto, ma è un forte segnale di destinazione geografica.

  • Nei settori local intent, questo segnale influisce indirettamente ma pesantemente sul ranking.

  • I ccTLD funzionano meglio quando esiste competizione locale e valutazione di fiducia.

Regola semplice:
Se il tuo business è locale, il ccTLD è quasi sempre la scelta migliore.
Se il tuo business è globale, il .com centralizzato è più scalabile.